Il territorio alle spalle della spiaggia, presso il Golfo di Baratti, ospitava un vivace insediamento del popolo etrusco. Qui gli Etruschi lavoravano i metalli provenienti dalle miniere dell’Isola d’Elba, in particolare il ferro.
Oggi della loro presenza restano soltanto alcune tracce. Le più importanti e meglio conservate sono raccolte nel Parco Archeologico di Baratti e Populonia. Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto di incredibile suggestione, immerso nei colori e nei profumi della natura mediterranea.
Il parco è aperto al pubblico fin dal 1998, la sua superficie copre circa 80 ettari compresi tra Piombino, il promontorio di Populonia e la spiaggia di Baratti.
In questo fazzoletto di terra sono state rinvenute diverse necropoli etrusche che secondo gli esperti risalgono ai secoli VII e VI A.C. Le più famose sono la Necropoli di San Cerbone e la Necropoli delle Grotte. Quest’ultima in particolare si presenta come un’alta facciata di roccia in cui sono state scavate tante tombe a camera singola. Il colpo d’occhio è particolarmente suggestivo.
I visitatori sono liberi di muoversi per il parco seguendo i sentieri appositamente realizzata per loro. Ogni punto d’interessa è infatti ben segnalato ad ogni incrocio.